Nel 1952 non vedono la luce soltanto Vasco Rossi, Vladimir Putin, Jean-Paul Gaultier, Antonella Ruggero, Liam Neeson e Vanessa del Rio, solo per citarne alcuni, ma anche Giuseppe Pisacane, di cui ci occupiamo qui. Benché meno celebre dei personaggi sopra citati, Giuseppe è senza dubbio un tipo interessante. Nato a Milano sotto il segno del toro, che gli conferisce testardaggine e perseveranza, possiede anche creatività e una certa eccentricità ereditate dalla mamma, che fu appassionata di pittura, découpage, e altre forme artistiche.
Il giovane Giuseppe inizia la sua avventura nella fotografia negli anni 70, lavorando in camera oscura e come assistente di alcuni grandi fotografi di allora, nel campo della moda e dello still life pubblicitario. Casualmente approda alla fotografia di food, che diventa il suo principale campo di lavoro. Nel corso degli anni fotografa centinaia di ricette, per varie riviste e libri, non tralasciando comunque altri generi di fotografia.
Appassionato anche di musica, soprattutto blues e jazz, talvolta pensa a se stesso come ad un musicista mancato e ricorda con una certa nostalgia le serate trascorse a suonare la batteria in alcuni locali di Milano. È in questi momenti che prende il sopravvento il suo alter ego, dj Peppos…ma questa è un’altra storia.
Il suo studio milanese colpisce sempre coloro che vi mettono piede per la prima volta, per la quantità e la varietà di oggetti che vi sono raccolti e che occhieggiano da ogni parte. Centinaia di piatti utilizzati per i servizi di food, oggetti d’antiquariato inerenti alla fotografia ma non solo, ricordi di tempi passati, moltissimi libri…e, diciamolo, anche parecchia polvere pronta a sollevarsi come un demonietto pestifero. Questo luogo pieno di cose rappresenta perfettamente il nostro fotografo, appassionato raccoglitore di oggetti insoliti, che lo attraggono come una calamita.
Altra passione la sua Harley Davidson, mitica motocicletta sulla quale pensa di fuggire nei momenti di sconforto.
Giuseppe vi aspetta nel suo studio, con la disponibilità e l’entusiasmo che lo caratterizzano, insieme alla convinzione che per fare delle foto valide non occorrano necessariamente chi sa quali mezzi, ma soprattutto originalità, senso estetico e buone idee.
Tra i suoi clienti, Mondadori, RCS, Fabbri, Il Castello Editore, Cigra 2003, Hachette, De Agostini, Giunti editore, Mani di Fata, A. Vallardi editore, e varie collaborazioni con agenzie pubblicitarie per packaging, brochures e campagne nell’ambito del food.